Scienza

L'aspirapolvere dello spazio

 

Un piccolo satellite, dotato di lunghe braccia meccaniche, per ripulire lo spazio dai rottami vaganti su diverse orbite. Da tempo se ne parla, ma un progetto di ideazione svizzera si appresta a farlo diventare realtà.

Luria, la degna vita di un Nobel

 

Nella scienza, disciplina per sua natura esatta, le scoperte e le invenzioni “casuali” sono tutt’altro che infrequenti. Poche volte, però, la realtà supera la fantasia come nella vita e nelle ricerche (e nell’intuizione collegata alle slot-machine) di Salvador E. Luria, l’italo-americano nato cent’anni fa, definito “il Darwin dei batteri” e premio Nobel per la Medicina nel 1969, al quale di recente l’Archivio storico dell’Università, l’Accademia di Medicina e l’Accademia delle Scienze di Torino hanno dedicato un convegno.

Tagli anche per i disabili gravissimi

 Maria si è presa cura del marito colpito da una grave cerebrolesione assistendolo amorevolmente per 13 anni; Dario è il papà di una ragazza che a soli 15 anni, per un errore medico, ha avuto un arresto cardiaco con conseguente anossia cerebrale (mancanza di ossigeno al cervello) e da due anni vive in “stato vegetativo”

I Nobel al futuro delle cellule

 

Medicina: riconoscimento alle ricerche sulle staminali adulte

Il sogno che un organismo adulto possa tornare “embrione” è sempre più una realtà. L’inglese John B. Gurdon e il giapponese Shinya Yamanaka, premiati con il Nobel per la Fisiologia e la Medicina 2012, hanno dimostrato, come scrive l’Accademia delle Scienze di Stoccolma, che le cellule mature, già diventate tessuti, possono essere riprogrammate per diventare immature, cioè capaci di specializzarsi in cellule cardiache, cerebrali, epatiche o altro tessuto del corpo. Le ricerche dei due scienziati, condotte autonomamente a distanza di quasi mezzo secolo, fanno intravedere il momento in cui si conoscerà la causa di malattie come il cancro o l’Alzheimer, si potrà riparare tessuti danneggiati e avere organi “di ricambio”. Forse ci vorranno decenni, ma la strada è aperta.

Dall'Italia nello spazio

 

Vent’anni fa anche l’Italia aveva il suo astronauta. Lassù, nello spazio. Era il 31 luglio 1992 e, dalla rampa 39B di Cape Canaveral, lo Space Shuttle «Atlantis» decollava rombando sotto la spinta di due booster e tre motori a combustibile liquido per la missione numero 45 di uno Shuttle.

Meno misteri sul Dna

 Dal 5 settembre scorso esiste, tradotto in modo comprensibile, il "manuale" che permette (sul piano teorico) di costruire una persona umana. Si tratta della prima istantanea scattata al "libretto di istruzioni" che genera un essere umano, della mappa cioè (presentata in una trentina di articoli diversi apparsi sulle riviste scientifiche «Nature», «Genome Research», «Genome Biology», «Journal of Biological Chemistry», «Science» e altre ancora) che indica la funzione di ogni singolo frammento del nostro genoma ed è il resoconto del progetto «Encode» (Encyclopedia of dna elements), che sta per «Enciclopedia degli elementi che compongono il dna».

2012 record di caldo

 

Il clima sta cambiando? Anche se non mancano gli scettici, dubbi non dovrebbero essercene. I segnali sono evidenti, ma, a causa della complessità dei fenomeni in atto, sulle conclusioni la prudenza è d’obbligo.

Il sogno antisismico

Che cosa significa costruire in modo antisismico? La domanda ritorna a ogni evento, quando si contano i morti. I crolli dei capannoni in Emilia sono lì a ricordare che non è il terremoto che uccide, ma sono le opere dell’uomo. È possibile evitare i morti e i danni alle cose e alle strutture? La risposta non è semplice e non è univoca, ma la scienza e la tecnologia sembrano rispondere affermativamente e con molte soluzioni a varia incidenza economica sui costi finali dell’opera.

I fiumi e i terremoti

L'ipotesi è curiosa e suggestiva. Alcuni fiumi devierebbero dal loro corso "abituale" per effetto di strutture geologiche nascoste, che sono anche all'origine dei terremoti nella Pianura Padana. Queste le conclusioni dello studio condotto da un gruppo di geologi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), pubblicato nel 2003 sulla rivista specialistica «Annals of Geophysics», ma tornato di stringente attualità dopo il terremoto del 20 maggio scorso.

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