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Vita cattolicaNon solo "Papa buono", ma affascinato dall'arteGiovanni XXIII è per tutti il «Papa buono», per chi lo conosceva bene è sempre stato un Papa santo, amante della cultura e dell’arte. Ora il suo pronipote, Marco Roncalli (suo nonno, Giuseppe, era il più giovane dei fratelli del Papa), storico della Chiesa e uno dei massimi biografi del Pontefice, rilegge la vita del Papa nel libro «Papa Giovanni. Il Santo» (San Paolo, 2014), nel quale svela «non solo la sua esperienza di santità, ma anche il valore universale con cui l’ha declinata». Lo abbiamo intervistato.
Un mondo di schiaviStop alla tratta degli esseri umani, la nuova forma di schiavitù di cui sono vittime ogni anno più di due milioni e mezzo di persone. Lo gridano, con papa Francesco, i leader delle grandi confessioni religiose. Il Papa, dopo aver denunciato più volte il turpe fenomeno, ha ispirato azioni specifiche e una Conferenza internazionale in Vaticano, alla quale ha preso parte egli stesso. «Un delitto contro l’umanità, dell’umanità contemporanea, una piaga nella carne di Cristo», ha detto a conclusione dei lavori. «È un abominio commerciare in donne, bambini, uomini. Ferite sulla “carne di Cristo”».
"L'amore più grande" nel logo dell'OstensioneL’Ostensione 2015 sarà all’insegna dei giovani, aveva detto l’arcivescovo di Torino e custode della Sindone, mons. Cesare Nosiglia. È così è stato. Prima il lancio del motto «L’amore più grande» affidato a un tweet, con la possibilità di rilanciarlo dal sito @sindone2015. Poi l’annuncio che l’esposizione del Telo sarebbe stata più lunga delle precedenti: da domenica 19 aprile a mercoledì 24 giugno, festa di san Giovanni Battista, patrono della città, e onomastico di don Bosco, 67 giorni in tutto, comprese anche le vacanze scolastiche per agevolare gli studenti e le loro famiglie («Ma li aspettiamo anche nei week end e nei ponti che ci saranno in primavera…»). E adesso il logo: realizzato dall’agenzia pubblicitaria Armando Testa sì, ma sulle idee creative degli allievi dell’Accademia Albertina di Belle arti di Torino e di un gruppo di giovani che partecipano al cammino del Sinodo diocesano.
Don Adolfo Barberis campione di caritàDon Adolfo Barberis, sacerdote diocesano di Torino, «ha esercitato in grado eroico le virtù teologali e cardinali», per questo merita il titolo di «venerabile» e così fa un sostanzioso passo avanti verso la beatificazione.
La Caritas: fra i torinesi uno su quattro è poveroPortate amore nelle periferie esistenziali delle vostre città, esorta papa Francesco. E la Caritas di Torino risponde garantendo assistenza ogni anno a oltre 2 mila poveri. Ma sotto la Mole, colpita più di altre città dalla crisi, l’anno scorso 300 mila persone hanno perso casa e lavoro, cioè quasi un torinese su quattro è a rischio di indigenza. «Non più vulnerabile, ma vulnerato», ha detto amaro il direttore Pierluigi Dovis. E non sono soltanto immigrati, senza fissa dimora, ex detenuti, malati psichici. Ma professionisti, padri separati, anziani al minimo della pensione, lavoratori e disoccupati ai quali stipendi, contratti di solidarietà e ammortizzatori sociali non bastano più.
Via Crucis dell'oggiQuest’anno le meditazioni della Via crucis del Venerdì santo, presieduta da papa Francesco, il 18 aprile al Colosseo e trasmessa in mondovisione, saranno scritte da monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, che i lettori de «il nostro tempo» conoscono bene perché ha commentato ogni settimana le Sacre scritture su queste colonne dal febbraio al luglio del 2013.
Padre Girotti: due viteHo davanti a me i due gioielli di padre Giuseppe Girotti. Si tratta di commenti alla Sacra Bibbia: «I Sapienziali» (1939) e «Il libro di Isaia» (1941). Sono più di mille pagine nelle quali il giovane frate coniuga con naturalezza il candore del bimbo e l’erudizione del sapiente. I testi sono dedicati alla Consolata e qui, con allucinante trasparenza, appare la sua scarnificante Via Crucis. Alla luce del suo martirio le parole rivolte alla Vergine sono uno spaccato struggente della sua vita: «… Fu lei che ci salvò da estreme angustie e ci fece il dono più prezioso. Più bello, più grande che mai potessimo desiderare… a Lei, quindi lo doniamo quale tenue espressione di un immenso affetto».
Il Papa in ginocchio: convertitevi«Il potere, il denaro che voi avete adesso da tanti affari sporchi, da tanti crimini mafiosi è denaro insanguinato, è potere insanguinato e non potrete portarlo all'altra vita». Parole dure quelle di papa Francesco contro la mafia durante la Veglia di preghiera nella Chiesa dedicata a Gregorio VII, il pontefice della riforma che ne porta il nome («gregoriana») e che fece inginocchiare l’imperatore Enrico IV a Canossa per concedergli il perdono.
L'ideologia del "genere" che capovolge la natura«È essenziale che i cittadini dell’Unione europea partecipino con il voto al processo democratico. Più elevata sarà l’affluenza, più forte sarà la nuova legislatura», l’ottava, 2014-2019. Dal 22 al 25 maggio i cittadini dei 28 Paesi dell’Unione europea, oltre 506 milioni di abitanti, eleggeranno i 736 componenti dell’Europarlamento: dai 5 seggi di Malta ai 72 di Francia, Italia, Gran Bretagna e ai 99 della Germania.
Un Papa e il "suo" giornaleUn libro che racconta la storia di un quotidiano cattolico, immersa qua e là drammaticamente nella storia non solo di un Paese, l’Italia, ma della stessa Chiesa in un momento di forti cambiamenti sociali e religiosi, sotto la spinta di una secolarizzazione di stampo liberal e/o marxisteggiante che mirava a indebolire giorno per giorno i valori fondamentali del cristianesimo. Questo, in estrema sintesi, può essere il giudizio conclusivo sul volume «Paolo VI e “Avvenire”», scritto da Eliana Versace, docente di Storia della Chiesa contemporanea presso l’Università Lumsa di Roma, e pubblicato dall’editrice Studium (pp. 184, 16,50 euro).
Maritain continua a parlarciIl vaticanista del «Corriere della Sera», Luigi Accattoli, nel ricordare il primo anno di pontificato di papa Francesco il 12 marzo scrive un articolo dal titolo «Il Papa e la Chiesa povera che si allontana dall’Occidente», quasi che il cristianesimo sia un prodotto della cultura occidentale.
Francesco il pontefice "anticlericale"È passato un anno da quando un gabbiano aveva preceduto la fumata bianca del comignolo della Cappella Sistina. Abbiamo vissuto un anno di rara intensità in cui la vita della Chiesa, abituata a ritmi di movimento elefantiaci e faraonici, ha subito un’accelerazione imprevedibile, eppure così necessaria. Nel giro di un anno il Papa è diventato un “superman” di cui tutti parlano, tutti scrivono, che tutti fotografano.
Cardinale Martini fedele all'Eterno e anche alla storia«Parlerò di lui con cuore pulsante, con il “cuore pulsante” di Etty Hillesum che Carlo Maria Martini mi aveva fatto conoscere». Con queste parole, vibranti di commozione, mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti, ha aperto il suo intervento nel convegno «Carlo Maria Martini - Fedele alla storia, fedele all’eterno».
La Sindone e i giovaniQuando il custode della Sindone, mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha annunciato l’Ostensione straordinaria del 2015, in concomitanza con il bicentenario della nascita di don Bosco, aveva detto a «il nostro tempo» che sarebbe stata «all’insegna dei giovani». E infatti, giovedì 27 febbraio, a margine dell’annuncio di don Marco Arnolfo vescovo di Vercelli, ha raccontato ai giornalisti che per «l’arrivo del Papa sarà organizzata come minimo una grande veglia con i ragazzi, migliaia e migliaia di giovani». Adesso, mentre andiamo in stampa, arriva la notizia che il 5 marzo, Mercoledì delle ceneri, mons. Nosiglia comunicherà con un tweet dall’indirizzo @sindone2015 il motto dell’Ostensione, che si terrà dal 19 aprile al 24 giugno del prossimo anno.
Paolo VI beato? Il miracolo prodigioL’inspiegabile guarigione di un bambino non ancora nato, avvenuta negli anni novanta in California, spiana la strada alla beatificazione di Paolo VI. Durante la gravidanza i medici avevano riscontrato un grave problema nel feto, avevano avvertito la giovane mamma che la creatura sarebbe nata con gravissime menomazioni cerebrali e avevano suggerito, come unico rimedio, l’aborto. La donna si era fieramente opposta e aveva portato a termine la maternità affidandosi all’intercessione di Paolo VI.
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