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AttualitàUna Fiat "policentrica" su quattro grandi mercati
A pochi giorni dall'acquisizione del 100 per cento di Chrysler da parte di Fiat, un'operazione, al tempo stesso finanziaria e industriale, che l'azienda del Lingotto ha saputo condurre in porto nel modo migliore, abbiamo voluto sentire il segretario Fim-Cisl di Torino, Claudio Chiarle, per capire quali sono le impressioni del sindacato e cosa si attende il mondo del lavoro sia sul fronte produttivo che occupazionale.
Riformare la scuola scommessa difficileAlcuni dati resi noti in queste settimane hanno ridimensionato la relativa soddisfazione con cui ai primi di dicembre sono stati accolti i risultati della rilevazione dell’Ocse sugli apprendimenti scolastici dei quindicenni italiani comparati con quelli dei loro coetanei di altri 60 Paesi circa. Come si ricorderà i dati Ocse documentavano un lieve progresso rispetto al 2009 (data della precedente indagine) e un discreto avvicinamento alla media standard.
Fiat-Chrysler una scelta e le sue sfideL’accordo Fiat-Uaw per salire al 100 per cento di Chrysler ha avuto riscontri generalmente favorevoli negli ambienti finanziari e industriali: essi hanno visto poste le premesse per il sorgere di un’unità competitiva nel complesso mercato mondiale dell’auto. E’ fuori dubbio infatti che s’aprono, anche per il nostro Paese, le possibilità di essere compresenti nel contesto delle grandi organizzazioni produttive, da anni in considerevole regresso nella realtà nazionale, salvo limitate, positive eccezioni (Finmeccanica, Eni), anch’esse peraltro interessate da difficoltà originate dalla crisi e da vicende collegabili alla complessità della gestione politica.
Meno immigrati, stessi problemiDiminuiscono i permessi di soggiorno per gli stranieri extraeuropei in Italia. E in tanti partono dalla Penisola per tornare al Paese d’origine. Sono i dati più rilevanti del XIX Rapporto Ismu sulle migrazioni. I nuovi permessi di soggiorno nell’ultimo anno sono stati in tutto 67 mila, quasi dimezzati rispetto all’anno precedente.
Cristo ci ha insegnato a cosa serve il soffrireIl 4 dicembre su «la Repubblica» il giornalista Corrado Augias ha risposto ad un lettore che gli scriveva scandalizzato per la frase che papa Francesco aveva rivolto a un gruppo di bimbi polacchi afflitti da malattie gravi. «Voi fate tanto bene alla Chiesa con la vostre sofferenze, sofferenze inspiegabili. Ma Dio conosce le cose e anche le vostre preghiere». Una frase ritenuta dal lettore agghiacciante, anche se detta in «buona fede». Avrebbe dovuto invece esortarli, suggeriva il lettore, a confidare nella medicina che guarisce i mali, e aggiungeva, venenum in cauda, «anche se questo significherà che non potranno più fare il bene della Chiesa con le loro sofferenze».
La Sardegna ce la faIl cielo plumbeo, la pioggia che continua a cadere. Scampoli di tregua, poi ancora acqua. Impietosa, potente, inesorabile, crudele. Al grigio incombente si aggiunge il marrone del fango che, come un mantello, avvolge strade, paesi, città fino a macchiare il mare cristallino, vanto e risorsa di una regione ferita. Il rumore delle ruspe e dei mezzi, le voci di quanti tentano di riparare quel che possono o distribuiscono beni di prima necessità fanno da colonna sonora ai giorni che seguono la tragedia, mentre l’odore di benzina e gasolio impregnano l’aria che trasuda umidità.
Pensioni a rischio? No, si rilegga Sturzo
La scorsa settimana, nel corso di una audizione presso la Commissione bicamerale di controllo degli enti previdenziali, il presidente Inps Antonio Mastrapasqua s’è lasciato sfuggire una frase che, nell’obiettiva tensione del dibattito politico italiano e nel bel mezzo della mobilitazione dei sindacati contro la Legge di stabilità, non poteva non suscitare polemiche.
Baby prostitute: chi le fa nascere
«Quello che più mi sconvolge e mi addolora in questa sconcertante vicenda delle cosiddette “baby prostitute” di Roma non è solo la superficialità con cui queste adolescenti fanno uso del proprio corpo, ma il ruolo degli adulti in tutta questa vicenda. A cominciare dalle madri, ma anche da sfruttatori e clienti. È come se si fosse perso completamente il senso del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto.
I cattolici e il dubbio elettoraleMarco Calgaro, Giampiero Leo e Giorgio Merlo, approdi politici diversi (rispettivamente Udc, Pdl e Pd), ma anche persone legate da comuni radici culturali che affondano nel cattolicesimo democratico. Un convegno dal titolo «Centro e moderati, dove vanno?», ha riunito a Torino i tre esponenti politici, nel tentativo di dare una risposta a questa domanda.
Erich Priebke e il suo "onore"Erich Priebke, ex capitano delle SS condannato all’ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine, ma da quindici anni, data l’età, agli arresti domiciliari presso la famiglia del suo legale a Roma, è morto venerdi 11 ottobre. Aveva cent’anni, compiuti nel luglio scorso.
I cattolici e un centro che fa pauraDopo la guadagnata fiducia del governo Letta, per i cattolici in politica potrebbe aprirsi una fase nuova. Lo si intuisce da come è stato interpretato il passaggio parlamentare del governo. «Vittoria degli eredi della Democrazia cristiana più nobile. Letta, Alfano e Renzi provengono da quella esperienza», osserva Gerardo Bianco, ultimo presidente del Partito popolare italiano. «Con Matteo Renzi segretario ed Enrico Letta premier i loro interessi saranno coincidenti», commenta Dario Franceschini intervistato dal «Corriere della sera».
Cambia in peggio il codice medicoSarà approvato in via definitiva a novembre il nuovo Codice deontologico dei medici. Quattro articoli nuovi di zecca (medicina potenziativa, medicina militare, tecnologie informatiche e innovazione nell’organizzazione sanitaria) e una generale revisione dei 75 articoli già contenuti nella precedente versione del Codice di deontologia medica, approvato nel 2006.
Ilva, un disastro con colpe segreteSi complica la situazione del gruppo Riva a causa dell’Ilva. Il nuovo provvedimento del gip di Taranto, Patrizia Todisco, ha interessato le aziende controllate e partecipate del gruppo. La Guardia di finanza ha sequestrato 916 milioni di euro, a cui si aggiunge il miliardo e 200 milioni sequestrati nei mesi scorsi.
Il miliardo per la Fiat del futuroSu Mirafiori il «Wall Street Journal» è stato smentito: lo stabilimento “simbolo” della Fiat non chiuderà. Dopo otto anni di cassa integrazione Sergio Marchionne ha assunto un provvedimento concreto, stanziando un miliardo di euro per le nuove linee del “polo del lusso”, che saranno collegate alla fabbrica ex Bertone di Grugliasco.
Politici e cattolici fra passato e futuro
Il dibattito sull'irrilevanza politica dei cattolici che ha caratterizzato gli anni segnati dal declino dell'unità politica dei cattolici, è ripreso quando la crisi della Seconda repubblica si è fatta più evidente. Tuttavia sino ad oggi sono caduti nel vuoto, insieme agli appelli ad una “nuova unità”, anche le iniziative organizzate al fine di promuovere l'impegno politico di una nuova generazione di cattolici per riempire il vuoto lasciato dalla fine della Dc.
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