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ArteL'Inferno di SeverinoLa «Divina Commedia» di Dante Alighieri, che si ispira alla filosofia di san Tommaso nel rappresentare la condizione umana e il fine ultimo della vita dell’uomo, ha attratto l’attenzione e la fantasia creatrice dei pittori e disegnatori: da Sandro Botticelli (1445-1510) e Gustave Dalì (1832-1883) con i loro disegni e grafiche in bianco e nero, da Salvador Dalì (1904-1989) a Aligi Sassu (1012-2000) con le loro coloratissime tavole.
Il tesoro ConsolataTorino celebra i 300 anni dalla proclamazione della Consolata a patrona della città e il santuario più amato dai torinesi, luogo di fede e di preghiera, meta privilegiata di pellegrinaggi, scrigno d’arte e bellezza, racconta la sua lunga storia in una piccola, ma preziosa mostra appena inaugurata e aperta fino al 7 giugno. Un’occasione unica per scoprire un luogo che, come ogni santuario, vive dell’incontro tra il sacro e il profano, il pubblico e il privato, la grande Storia e le piccole storie quotidiane. Un luogo venerato e amato nei secoli come centro di spiritualità e devozione popolare, sempre a fianco dei torinesi e della città nei momenti di difficoltà, lutto e dolore. Ma anche nella gioia ritrovata, nella paura superata, nella speranza riconquistata. Un santuario «crocevia» di molte strade, ponte tra terra e cielo, tra le ombre delle ordinarie preoccupazioni e la luce delle grazie ricevute.
Torino sotto le bombeC’è la Balilla rossa 508C con cui i vigili del fuoco correvano a spegnere gli incendi sulle macerie. Ma ci sono anche le divise da gerarca fascista, le uniformi da pompiere e le maschere antigas per i civili: struggente la fotografia di una esercitazione in classe proprio con quelle maschere scattata negli anni Quaranta.
Mazzonis, un artista in cerca di assolutoQuando lo incontravo per le vie del borgo Vanchiglia mi salutava togliendosi il cappello, con un gesto ormai inconsueto. Sempre elegantissimo, un loden verde con mantellina d'inverno, un impermeabile chiaro in primavera e l'immancabile cravattino, Ottavio Mazzonis, pittore e scultore, era una figura indimenticabile.
Zurbaran, il maestro della ControriformaSono i suoi «santi» a lasciare il segno. Perché raccontano storie che sono insieme la «storia sacra» dell'iconografia ufficiale, voluta dal committente e, insieme, nello stesso quadro, l'epopea del «siglo de oro» spagnolo. Zurbarán è, con Velàzquez e Murillo, uno dei protagonisti di quella stagione unica in cui l'impero su cui non tramontava mai il sole era il più grande d'Europa, e sull'Europa faceva piovere le ricchezze del Nuovo Mondo.
Piffetti, il re degli ebanistiPiffetti, basta il nome. A conferma, poche altre volte il titolo di una mostra è così azzeccato: «Pietro Piffetti. Il re degli ebanisti, l’ebanista del re». La rassegna, allestita nelle due prestigiose sedi torinesi di Palazzo Lascaris e del Museo Accorsi-Ometto, nasce dal recente acquisto da parte di quest’ultimo di un «cofano forte» dell’artista, che si aggiunge ai sette suoi precedenti capolavori, e che ora sono proposti affiancati a una ventina di altre opere, alcune inedite, prestate da privati. Altro dettaglio: Piffetti non ha mai avuto l’onore di una mostra monografica, e così questa pur piccola rassegna è il primo vero omaggio al più grande ebanista italiano del Settecento.
Sport e coraggio sotto il nazismo«Dopo la guerra, va' in Germania, ritrova mio figlio e parlagli di quel tempo in cui la guerra non ci divideva e digli che le cose possono essere diverse tra gli uomini su questa terra. Tuo fratello, Luz». Queste parole furono scritte nel luglio 1943 da Luz Long, l'atleta tedesco che alle Olimpiadi di Berlino del 1936 era stato battuto nel salto in lungo da Jesse Owens, l'afroamericano quattro volte medaglia d'oro; per le istituzioni sportive naziste uno scacco enorme, in un'Olimpiade che doveva sancire la supremazia dello sportivo «ariano».
Augusto, il sublimeVisse 76 anni, e per l’epoca era un’età più che veneranda. L’imperatore Ottaviano Augusto era nato a Roma il 23 settembre del 63 a.C, e nel bimillenario della sua morte (avvenuta a Nola il 19 agosto del 14 d. C) si è aperta alle scuderie del Quirinale una grande mostra a lui dedicata.
Sassu e il mistero cristianoLa biennale «Arte e mistero cristiano» di Pinerolo, che, grazie alle iniziative culturali di Mario Marchiando Pacchiola, vede la collaborazione tra la Collezione civica d’arte e il Museo diocesano, è giunta alla XXII edizione con una mostra monografica dedicata alla «Divina Commedia» interpretata da Aligi Sassu (1912-2000).
La Torre campanaria, nuovo gioiello torineseLa salita è lunga, ma apre a meravigliosi orizzonti. Al termine dei 210 scalini inerpicati su una torre quadrata, ad oltre 40 metri di altezza, si arriva a toccare il cielo con un dito. Da lassù la vista è davvero mozzafiato: in una giornata tersa di sole si abbraccia con lo sguardo tutta Torino, dalle Alpi a Superga. Davanti agli occhi, la Cupola della Cappella del Guarini, uno “scrigno di pietra” pensato per conservare la Sindone e oggi avvolto in una ragnatela di transenne in attesa di vedere la luce dopo il rovinoso incendio del 1997. Sotto, i tesori architettonici del Polo Reale nel cuore della città: dalla nuova Galleria sabauda a Palazzo reale, dal Museo di Antichità all’Armeria e alla Biblioteca reale.
Bischof, la guerra negli occhi dei bambiniSognava di diventare un pittore e invece è stato uno dei più grandi fotografi del Novecento. Una vita breve ma costellata di primati quella di Werner Bischof, definito il «fotografo umanista» per la sua straordinaria capacità di mettere le persone e le questioni sociali al centro dei suoi scatti, seppur sullo sfondo dei grandi avvenimenti di cui fu testimone.
Tanti artisti e un teologo per MariaLa «Sagrada Familia» di Antoni Gaudì, recentemente consacrata da Benedetto XVI a Barcellona, è il capolavoro dell’architettura religiosa contemporanea, paragonabile per importanza all’Abbazia di Cluny per l’arte tardo-romanica con i suoi meravigliosi capitelli, purtroppo in gran parte distrutta durante la Rivoluzione francese e alla cattedrale di Chartres per l’arte gotica con le sue magnifiche vetrate.
Il giardino perdutoChe emozioni o suggestioni suscita la parola «giardino»? Giardino dell'Eden, ovvero paradiso perduto di innocenza e ingenuità? Giardino delle meraviglie, come ne vediamo ancora in Sicilia o in Andalusia, ricco di piante lussureggianti dai fiori di mille colori? Oppure, seguendo la riflessione di Giacomo Leopardi, giardino come esempio della sofferenza universale a cui sono soggetti anche i fili d'erba?
New York, la Cattedrale di San Patrizio si rifà il lookE’ uno dei simboli di New York e della sua storia. Ma soprattutto è la testimonianza «su pietra» della «presenza cattolica nella Grande Mela, capitale dell’America protestante», come ha scritto lo storico Thomas J. Shelley. Parliamo della Saint Patrick’s Cathedral, la principale chiesa cattolica della città e sede arcivescovile, dal marzo 2012 interessata da una grandiosa opera di restauro.
L'arte minima di ZavattiniCesare Zavattini (1920-1989) poeta e pittore, giornalista insieme ironico e compassionevole, che fonda periodici umoristici come «Bertoldo» e «Settebello», soggettista e sceneggiatore di fumetti e di film, che aiuta Vittorio De Sica a realizzare capolavori come «Sciuscià», «Miracolo a Milano», «Umberto D.», appartiene alla storia della cultura del Novecento non solo in proprio per le sue opere, ma come animatore culturale di gruppi di artisti e di circoli del cinema.
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