Prima pagina

Chiesa: la riforma sta cominciando

E’ spuntata l’alba per il tanto atteso e invocato processo di riforma della curia pontificia, uno snodo che renda ancora più visibile l’universalità della Chiesa cattolica.

La realtà nel volto di chi soffre

I loro volti. Quelli di Anna Maria Sopranzi, Romeo Dionisi, Giuseppe Sopranzi. Guardiamoli per un momento, senza distrazioni. In silenzio. Guardiamoli senza girare subito la pagina della cronaca nera che racconta del loro suicidio, per correre su altre notizie.

Francesco ci incoraggia

Quella piazza, San Giovanni in Laterano, sito privilegiato dei raduni politici e del meeting del 1° maggio, è stata occupata, nella seconda domenica di Pasqua, dai fedeli e dai pellegrini per accogliere papa Francesco che si è insediato, a meno di un mese dalla sua elezione, sulla Cattedra di Vescovo di Roma, la sua Cattedrale.

Dall'odio all'amore

i cristiani devono rispondere al male con il bene«I cristiani devono rispondere al male con il bene, prendendo su di sé la croce, come Gesù». Ecco la prima, grande sintesi del magistero di papa Francesco, che con le parole e con i gesti, le iniziative e le sorprese, lo stile semplice e povero, conquista di ora in ora i cuori della gente.

Napolitano nello stallo dei partiti

I partiti sono stati “commissariati” dal presidente Napolitano («Re Giorgio» per i giornalisti) per superare lo stallo politico e i veti incrociati. Dieci saggi indicheranno proposte istituzionali ed economiche, mentre si avvicinerà la scadenza del 15 aprile, quando le Camere riunite con i delegati regionali dovranno eleggere il nuovo Capo dello Stato.

Teniamoci più stretta la speranza

Due uomini di bianco vestiti si incontrano e si abbraccianoDue uomini di bianco vestiti si incontrano e si abbracciano con affetto e commozione: papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, dieci giorni dopo l’elezione, e il Papa emerito, Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Un evento storico. Mai il mondo aveva visto qualcosa di simile. Un passo che, per quanto previsto e atteso, accresce l’ammirazione e l’amore per il Pontefice cui spetta, fa notare al Corpo diplomatico, “costruire ponti” per la pace, preservare il creato, aiutare i poveri, esortare i cristiani all’unità, ebrei e musulmani al dialogo, i non credenti all’amicizia.

Il colpevole non è l'euro

Ad ogni salvataggio di un Paese dell’Eurozona si è costretti ad ascoltare lo stesso mantra: sarebbe bastato intervenire preventivamente con fondi europei (ossia in larga maggioranza tedeschi), le condizioni imposte da Bruxelles e Francoforte sono troppo severe e ricalcano i diktat di Berlino, i privati risparmiatori non dovrebbero essere coinvolti nel salvataggio di banche e governi, l’euro a queste condizioni è una gabbia insopportabile, e così via.

Amore e tenerezza

Papa Francesco saluta la folla davanti a San PietroPapa Francesco: un ciclone. Negli atti, nei gesti, nelle parole. E’ il vento nuovo nella Chiesa. E nel mondo. Bontà, fiducia, speranza, carità. Amore e tenerezza. Sentimenti che sono valori. Esorta a coltivarli. A non avere pudore nel manifestarli. E lo dimostra di persona. E chiede a tutti di essere «custodi» del creato, così come san Giuseppe è stato custode di Gesù e san Francesco il cantore della natura, di cui ha voluto assumere il nome. «Non lasciamo che nel creato prevalgano distruzione e morte».

Due realtà si dividono la capitale

In questi giorni Roma vive una doppia storia. Da un lato, gioia, sincerità, amore, preghiera, speranza; dall’altro, diffidenza, rancori, vendette, bugie, sconforti. Della prima storia é protagonista la Chiesa che ha eletto a guidarla Jorge Mario Bergoglio, cardinale arcivescovo argentino la cui nomina pontificia ha chiamato a Roma centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo. Della seconda è responsabile la politica, che dire “nostra” suona strano e quasi paradossale in un Paese scosso da una ventata di antipolitica come non si era mai vista dalla nascita della Repubblica.

Tutti contro tutti. Napolitano alla prova

«C’è troppa confusione sotto il cielo». Questo giudizio, attribuito a Mao, può ben riferirsi alla politica italiana anche dopo l’elezione di Pietro Grasso a presidente del Senato e di Laura Boldrini a presidente della Camera.

Con Papa Francesco di fronte al mondo

Papa Francesco saluta la folla in Piazza San Pietro, il giorno della sua elezioneEletto alla seconda giornata di Conclave, al quinto scrutinio. Di sera, poco dopo le 19. Per l’esattezza le 19,06. Le sette e sei minuti della sera del 13 marzo 2013. Un’ora della storia. E’ Jorge Maria Bergoglio, che ha scelto di chiamarsi Francesco I, come il santo di Assisi, esempio di povertà. Gesuita, argentino, arcivescovo di Buenos Aires, che già nel 2005 aveva ricevuto 40 voti e aveva pregato i confratelli di desistere perché «non si sentiva pronto».

Conclave. Il mondo in attesa

Inizia il ConclaveConto alla rovescia per l’elezione del nuovo Papa, il 266° Pontefice della Chiesa cattolica, successore di san Pietro e di Benedetto XVI. Le procedure sono aperte. Si attende che si schiudano le porte della Cappella Sistina per far entrare i 115 cardinali con diritto di voto e che quelle porte si richiudano alle loro spalle per lasciarli tracciare, nel silenzio e nella preghiera, sotto lo sguardo del Cristo giudice dipinto da Michelangelo, un nome su schede che saranno raccolte e bruciate, quale che sia l’esito, positivo o negativo.

La Sindone in tv e iPad

«Ascoltiamo la voce della Sindone, che parla coi suoi silenzi. Guardiamo con fiducia all’Icona del sabato santo, testimonianza del Cristo morto, ma anche segno di speranza e di attesa della risurrezione. Riempiamo il nostro cuore davanti al segno della Passione e trasformiamolo in canto di letizia e di luce pasquale». E’ l’invito accorato che il vescovo di Torino e custode pontificio della Sindone mons. Cesare Nosiglia ha fatto ai fedeli nel dare l’annuncio dell’Ostensione televisiva in mondovisione, che avverrà sabato 30 marzo, il Sabato santo della vigilia di Pasqua, in diretta su RaiUno, durante la trasmissione «A sua immagine».

Quel "nuovo". E i suoi vuoti

Dopo le elezioni: gli scenariIl “nuovo che avanza” nella politica italiana è qualcosa che induce innanzitutto alla prudenza nell’emettere previsioni su che cosa può accadere. Può infatti accadere di tutto, a cominciare da nuove elezioni nel giro di qualche mese, prima dell’estate. Il che, come diciamo in un titolo forse fin troppo esplicito a  pagina 2, sarebbe a nostro (e non solo nostro) giudizio, «una follia».

Il Papa e le folle si dicono: Grazie

Il saluto di Benedetto XVINon facciamoci nessuna illusione: ci aspettano tempi molto difficili, duri e sotto certi aspetti sconvolgenti. Le elezioni del 24/25 febbraio, alle quali nel numero scorso avevamo suggerito e augurato che si andasse «con giudizio», in realtà sono state affrontate nel senso della rabbia, irrazionale in sé, disastrosa in concreto.

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