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Prima paginaIl Papa ai giovani: "Conta rialzarsi"La visita ufficiale del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al suo secondo mandato, a papa Francesco in Vaticano, ha assunto un alto significativo politico e sociale, in un clima solenne e familiare insieme, per la presenza dei funzionari e dei dignitari delle due parti, degli ambasciatori accreditati in Vaticano, della first lady, Clio Napolitano, e del ministro degli Esteri, Emma Bonino, dal Papa salutata con un’espressione piemontese («cerea Signor ministro») in omaggio alla comune origine.
L'economia fra le Borse e le bancheIl legame tra mercati azionari ed economie reali resta, oggi come in passato, oggetto di una controversia infinita. Se da un lato infatti si ritiene che, almeno in una prospettiva di lungo termine, le performance delle quotazioni di Borsa dovrebbero riflettere i “fondamentali” delle economie, e quindi, nello specifico, le prospettive di profitto delle imprese quotate, tale collegamento appare non di rado difficilmente osservabile e spesso gli andamenti dei prezzi sembrano muoversi sulla base di fattori tutti interni al mercato di Borsa o quantomeno di considerazioni relative alla liquidità disponibile sui mercati finanziari.
I doveri di tuttiProgressi compiuti, ma non ancora sufficienti, risultati acquisiti, ma ancora fragili; esigenza di non disperderli, ma di difenderli e di consolidarli: la chiave interpretativa della valida relazione del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco sta in buona parte in queste affermazioni di apertura.
Francesco per la pace«Tutto si perde con la guerra. Tutto si guadagna con la pace». Papa Francesco ha fatto proprio il grido di Pio XII, purtroppo inascoltato, alla vigilia della guerra. Anche oggi ci sono guerre. Anche oggi un Papa le condanna con fermezza. Senza appello. Le guerre, quale che ne sia il teatro: «Pazzia, follia, suicidio dell’umanità». Ripete l’esecrazione in due momenti significativi: nella messa del mattino in Santa Marta per militari uccisi e famiglie, reduci, feriti e invalidi, e all’Angelus di fronte a una piazza che richiama puntualmente più di 150 mila fedeli che neanche la pioggia o il freddo scoraggia.
I due volti di un'Italia "smarrita"Tre mesi fa le elezioni politiche sancivano un’Italia tripolare con il centro-sinistra e il centro-destra separati da poche migliaia di voti (per la grande rimonta di Berlusconi e la mezza vittoria del Pd) e l’imponente successo del Movimento 5 stelle di Beppe Brillo che intimava nelle piazze ai vecchi partiti di arrendersi.
Rivoluzione etica nei deliri giovaniliChi nella sua vita si è spesso occupato di cronaca nera, e chi si è appassionato nel leggerla sui giornali o guardarla in tv, non si stupisce di nulla. Assassinii ce ne sono sempre stati, anche commessi da minorenni: inutile fare nomi e ricordare eventi criminosi di ogni specie, colpevoli e vittime (anche madri, padri, fratelli e sorelle), luoghi e culture (o subculture) di riferimento, nel Nord come nel Sud.
Il fine è l'uomo«Se cadono gli investimenti, per le banche è una tragedia; se le famiglie stanno male, non hanno da mangiare, allora non fa niente: questa è la nostra crisi di oggi». Papa Francesco ha affondato il dito nella piaga nei giorni della Pentecoste, dedicati all’universalità e all’unità della Chiesa, alla veglia, alla preghiera con i vescovi, i fedeli, i catecumeni. E’ entrato con forza nel sociale e nella politica, rivolgendosi ai governi e ai loro rappresentanti. E ha bocciato senza appello quella che con sempre maggiore evidenza è crisi contro l’uomo, una crisi antropologica alla quale non bisogna rassegnarsi.
Elezioni comunali governo in allarmeTest elettorale in 719 Comuni, la gran parte sotto i 15 mila abitanti, nei quali i cittadini sceglieranno direttamente i loro sindaci. La maratona è iniziata il 21 aprile scorso con il Friuli con il capoluogo Udine e si concluderà l’8 e 9 giugno con la Sicilia, dove saranno rinnovati i Consigli di 141 Comuni, tra i quali quelli di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.
I giorni incredibiliUn’impresa quasi impossibile, quella che il governo di Enrico Letta intende realizzare: far uscire il Paese dalla crisi economica, sociale, civile nella quale si dibatte da diversi anni coniugando rigore finanziario e ripresa produttiva in un mix di riduzione del carico fiscale, giunto ormai a livelli insopportabili, e lotta alla disoccupazione, non solo giovanile, con il ricorso agli ammortizzatori sociali e a provvedimenti che favoriscano nuovi posti di lavoro.
Andreotti le verità scomodeDavanti alla morte di Giulio Andreotti non è parso vero a molti dei testimoni della sua vita politica di poter tentare di condensare quella storia in una sola parola: «potere». Con tutto quello che ne segue, a cominciare da una verità per loro indiscutibile: il potere vero non rispetta norme civili o morali, laiche o religiose, e usa a sua volta in misura assoluta tutti i poteri intermedi sottostanti, dalla giustizia alle armi, dal fisco all’istruzione, e così via.
Il governo fra realtà e politicaDa un lato c’è la realtà. Dall’altro lato c’è la politica. Chi ama la libertà, e la democrazia che ne è l’elemento fondamentale, non accetta che la distinzione diventi contrapposizione. La realtà di oggi in Italia ci dice molto ruvidamente che viviamo anni di crisi economico-sociale che condividiamo con tutto il mondo cosiddetto “avanzato” fino a una decina di anni fa, e questa condizione ha effetti su tutti, naturalmente molto diversi: su chi governa e chi resta anonimo soggetto della comunità nazionale, i ricchi e i poveri, il Nord e il Sud, e così via.
Ior e giovani, il Papa sincero«Gli uffici sono necessari, ma fino ad un certo punto». Papa Francesco pronuncia queste parole rivelatrici del suo proposito di riformare la Curia romana e con essa il contestato Ior, l’Istituto delle opere di religione, ovvero la Banca vaticana, nella breve omelia durante la messa mattutina che celebra in Santa Marta. E alla messa sono presenti gli impiegati dello Ior. Lo sa il Papa e dice: «Ci sono quelli dello Ior, scusatemi, eh…».
Verso un'Italia nuova?Colpiva, nei titoli sui quotidiani di martedì mattina, l’aggettivo «storico» per il discorso pronunciato il giorno prima da Giorgio Napolitano a Montecitorio davanti a senatori e deputati in seduta congiunta, in occasione del suo secondo giuramento come presidente della Repubblica.
Papa Francesco conquista i giovani: datevi grandi ideali«La giovinezza va messa in gioco per grandi ideali». E’ questa la sfida che papa Francesco ha presentato ai giovani che, con altre 80 mila persone, hanno affollato piazza San Pietro domenica scorsa a mezzogiorno, quarta di Pasqua, «Giornata delle vocazioni». Sfida raccolta.
Un'eredità di rigoreE’ possibile che, in una fase politica così indecifrabile, il lavoro delle due commissioni incaricate dal presidente Napolitano non lasci una traccia evidente. Cionondimeno, qualsiasi governo finisca per prendere le redini di questo Paese, il metodo della collaborazione tra esperienze professionali e storie politiche diverse e l’arte di raggiungere sintesi “alte” nell’ambito di vincoli ineludibili non potrà che essere utile.
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