![]() Accesso utente |
Prima paginaQuanto costa quella stabilitàNell’ultima settimana la Legge di stabilità varata dal governo per la simultanea presentazione al Parlamento e alla Commissione europea è stata oggetto di innumerevoli commenti, sull’impianto generale e sul merito delle specifiche misure.
La Chiesa è donnaMaria, la madre di Gesù, è madre della Chiesa. E la Chiesa è madre. In questa sintesi confluiscono gli insegnamenti di papa Francesco, le sue esortazioni e le preghiere dei fedeli nella Giornata mariana per l’Anno della fede.
Una stanza per l'ospite non volutoL’immagine è suggestiva e sembra convincente. Nasce in ambiente leghista. Per spiegare l’impossibilità di accogliere
Vergogna e silenzioNoi qui, loro là. Noi qui con parole usurate, retoriche, vuote. Con le nostre sicurezze. Loro là, in fondo al mare dell’isola dei Conigli, con i loro corpi gonfi di acqua, sul viso la disperazione dell’ultimo grido. Dopo una viaggio al buio in cui la morte gli stava addosso e ogni momento poteva essere l’ultimo. Noi qui a voltare pagina con la solita fretta, dopo la prima commozione, incalzati dai tanti problemi privati e pubblici.
Dignità sola speranzaL’Italia dell’inizio d’autunno del 2013 lascerà agli storici di domani un succulento materiale d’indagine, di interpretazione, di ritratto di uomini (e donne) impegnati nei seggi alti della politica, e soprattutto di umori di un popolo che da vent’anni era testimone di un’avventura in cui si esaltava, come nel Medioevo e poi nel Rinascimento (ma anche nel Risorgimento) e infine nel fascismo, il ruolo di un personaggio diventato un idolo. Si sa di chi parliamo: non del Principe di Niccolò Machiavelli, ma del Cavaliere di Niccolò Ghedini, di entrambi i quali continuerà a essere utile, interessante, anche se non facile, distinguere e definire i modi attraverso cui si può amministrare il potere.
Roncalli e Wojtyla santi ad aprileL’attesa è stata sciolta. Angelo Roncalli, papa Giovanni XXIII, e Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, saranno proclamati santi il 27 aprile del 2014. L’attesa è stata sciolta da papa Francesco nel Concistoro pubblico di lunedì 30 settembre.
Il Papa del lavoroIl lavoro è dignità. Chi non lo ha, o l’ha perduto, o non lo trova, purtroppo è nella condizione di non avere, suo malgrado, dignità. Ne va della dimensione dell’uomo, immagine di Dio. Papa Francesco a Cagliari parla duro. Constatando la tragedia della disoccupazione e della precarietà, ha messo in stato d’accusa il moderno sistema sociale che ha posto al centro l’idolo, il “dio denaro”, invece dell’uomo e della donna.
Una Carta che non va oltraggiataLa Costituzione è come lo scheletro, la struttura portante di uno Stato: essa contiene ed esprime i principi generali; le regole fondamentali (tra cui, più fondamentale di tutte, quella sulle modificazioni: per l’Italia è l’art. 138); i valori costitutivi, sui quali si è formata nella storia la cultura sociale e politica di una Nazione; i rapporti dei cittadini tra loro e con lo Stato; i diritti e i doveri riconosciuti e richiesti loro.
La "guerra santa" contro l'umanitàDa anni, in particolare dall’11 settembre del 2001, giorno tragico per le “torri gemelle” di New York, ogni gesto di violenza, ogni attentato terroristico nell’Occidente (come in Medio Oriente e in Asia) che si debba attribuire al fondamentalismo islamico, non lascia inespresso un giudizio amaro su una morale di origine religiosa che non sembra nutrire nessun rispetto per la vita umana: né quella dei “nemici”, né quella dei propri “martiri”, quegli “eroi” che si fanno saltare in aria per uccidere contemporaneamente decine di persone innocenti.
La società ha bisogno di amore«La famiglia non è un affare privato perché l’architettura della famiglia è la parte fondamentale, essenziale e ineliminabile dell’architettura più generale della società». In risposta all’invito di papa Francesco («Coraggio! Avanti su questa strada con la famiglia») e dei vescovi italiani, la 47ª Settimana sociale di Torino su «Famiglia, speranza e futuro per la società italiana» risponde con unanimità di analisi e prospettive e unitarietà di soluzioni e proposte come raramente si riscontra in assemblee così vaste e variegate.
In dialogo con la FedeSu «la Repubblica» dell’11 settembre è stata pubblicata la lettera con la quale papa Bergoglio ha risposto ad Eugenio Scalfari, il quale, in due precedenti articoli di luglio e agosto, sempre dalle colonne di «Repubblica», aveva posto alcune domande al Papa in seguito all’uscita della sua prima enciclica. Dallo scritto di papa Francesco si possono trarre alcune riflessioni riguardo lo stile, il contenuto e il mezzo da lui scelto.
Sul fisco la Ue peserà di piùIl lungo e del tutto comprensibile temporeggiare del governo Letta, in attesa di una ripresa che renda più agevole conciliare politiche espansive e stabilità dei conti, si avvia alla conclusione.
Siria, il vero dilemmaIl gesto forte del Papa, la giornata di digiuno e preghiera del 7 settembre, ha ricordato a tutti i cattolici che il dramma della Siria li interroga personalmente. La situazione, estremamente complicata, richiede una valutazione corretta sia del quadro geopolitico internazionale e regionale, dove non si possono non considerare le manovre egemoniche, che utilizzano leve sia politico-militari sia economiche, della Cina, dell’Iran e anche dell’Arabia Saudita e del Qatar, tutte a vario titolo pericolose per l’Occidente, sia dello scontro interno al mondo islamico. Questo scontro va ricostruito nelle sue premesse, che riguardano tutto l’islam in generale, rispetto al quale la Siria è un caso particolare.
Persona e società non confondiamoMa è vero che la famiglia è cellula della società? L’immagine viene usata frequentemente, anche nei documenti del Magistero, e la ritroviamo spesso in quegli scritti che vogliono difendere la famiglia e sottolinearne l’importanza vitale per la società. Come un organismo è sano perché le sue cellule sono sane, così la società è sana quando sono sane le famiglie che la formano. Semplice e chiaro.
Italia d'oggi in ostaggio di uno soloLe cronache romane dicono che frotte di giornalisti stranieri, inviati speciali di giornali e tv di tutti i continenti, si sono accampate da settimane nella capitale per assistere a quella che normalmente fra loro è chiamata «la fine politica di Berlusconi».
![]() |