I giovani italiani alla Giornata di Rio

Meno 90 giorni all’inizio: Rio de Janeiro si prepara ad accogliere circa due milioni giovani, tanti, infatti, ne sono attesi da tutto il mondo, pronti a invadere la città e le sue bellezze, in modo particolare la spiaggia di Copacabana. Oltre quattro chilometri di sabbia finissima, che la popolazione chiama affettuosamente «Princesinha do Mar» («Piccola principessa del mare»), secondo la canzone popolare dei brasiliani João de Barro (conosciuto come Braguinha) e Alberto Ribeiro.

Sarà proprio questo famoso lungomare, il più frequentato al mondo, ad ospitare tre dei cinque eventi centrali della Giornata mondiale della gioventù: la messa di apertura con l’arcivescovo locale, monsignor Orani João Tempesta, il 23 luglio; il benvenuto al Papa, il 25; la Via Crucis, il 26. Salvo cambiamenti. Già, perché l’elezione al soglio pontificio di papa Francesco ha rimesso in moto la definizione del programma come conferma al Sir, padre Eric Jacquinet, responsabile della sezione «Giovani» del Pontificio consiglio per i laici, dicastero vaticano che si occupa dell’organizzazione delle Giornate mondiali della gioventù (Gmg).

«Sulla definizione del programma», ha spiegato padre Jacquinet, «stiamo aspettando le decisioni del Papa. Due volte il Camerlengo ha incontrato il Pontefice al quale sono state illustrate alcune proposte. La prossima settimana ci sarà un’altra visita a Rio di una delegazione vaticana per definire tutti gli ultimi dettagli». Per il momento, secondo padre Jacquinet, «appare certo che il Papa non si recherà in Argentina, come tappa ulteriore del suo viaggio in Sudamerica e nemmeno a Belo Horizonte dove, sempre a luglio, si celebrerà l’incontro mondiale delle università cattoliche. Molto probabile, invece, la visita pomeridiana nel santuario nazionale di Nostra Signora di Aparecida (Stato di san Paolo), patrona del Brasile. Tra le proposte da definire anche un incontro con i giocatori di calcio, evento che farebbe da cassa di risonanza ai Mondiali dell’anno dopo».

Il capitolo iscrizioni si arricchisce giorno dopo giorno di numeri, andando ad alimentare quella particolare classifica delle presenze dall’estero nella quale gli italiani hanno sempre primeggiato. «Se si escludono i giovani brasiliani e quelli argentini, quest’ultimi spinti a Rio dal richiamo del Papa loro connazionale», ha detto il responsabile della sezione «Giovani» del Pontificio consiglio per i laici, «in questo momento i giovani statunitensi sono in testa con 18 mila iscritti, seguiti, ma da lontano, dagli italiani, finora 4 mila. ma se ne prevedono ben 7 mila. Seguono i tedeschi, i francesi e i polacchi in ordine sparso. Si può ragionevolmente pensare a un totale di circa due milioni di giovani in arrivo a Rio de Janeiro».

Tradizionalmente nelle Gmg internazionali la spedizione «azzurra» è sempre tra le più attese, per numero, per fantasia e soprattutto per organizzazione. Non è un mistero, infatti, che i giovani italiani, coordinati dal Servizio nazionale per la Pastorale giovanile (Snpg), facciano trend per quanto riguarda la partecipazione alle Giornate. A testimoniarlo è anche il «kit degli italiani», una serie di gadget che il Servizio nazionale per la Pastorale giovanile consegna ai pellegrini al momento della loro iscrizione e che connoterà la presenza “azzurra” per le strade carioca. Dopo il cappellino a falde larghe, che spopolò a Colonia, e poi anche nelle Giornate seguenti, a fare tendenza quest’anno potrebbero essere il K-way, gli occhiali da sole o il pallone gonfiabile, un chiaro omaggio all’amore dei brasiliani per il calcio.

Don Domenico Beneventi, vice del Snpg, è da poco tornato da Rio de Janeiro, insieme a una delegazione della Cei, dove ha ultimato i preparativi della spedizione italiana che ruoterà intorno a «Casa Italia», ovvero un luogo di accoglienza e di ritrovo per i pellegrini tricolori. Casa Italia li ha sempre accompagnati, a Colonia nel 2005, a Sydney nel 2008, a Madrid nel 2011, tanto per citare le ultime edizioni, e sarà così anche a Rio. «Casa Italia sarà aperta presso la parrocchia di San Paolo Apostolo dei padri Barnabiti, a Copacabana, non distante quindi dalla spiaggia dove avranno luogo tutti gli appuntamenti con il Papa, ad esclusione della veglia e della messa finale. Casa Italia avrà lo scopo di accogliere i nostri giovani in arrivo, di dare loro un punto di incontro e di informazioni. Lì verranno allestite postazioni internet con rete wi-fi. Al suo interno sarà dislocata anche un’unità operativa del Consolato italiano, che avrà il compito di venire incontro ad eventuali problemi che si potrebbero verificare con la presenza dei nostri giovani nella città».

Presto, inoltre, sarà messa a disposizione un’applicazione per i-Phone e i-Pad per consentire ai pellegrini italiani di essere aggiornati sul programma della Gmg, di avere notizie in tempo reale circa logistica, trasporti, località. Applicazione che sarà ancora più fruibile vista che tutta la spiaggia di Copacabana è dotata di rete wi-fi gratuita. Ma non è tutto. Al programma ufficiale della Gmg si affianca un appuntamento, anche questo tradizionale per il Snpg, la «Festa degli italiani», che avrà luogo il 24 luglio (ore 18 locali) nel complesso sportivo del Maracanaziño, nei pressi del più noto stadio Maracanà e trasmessa dalla Rai.

«Si tratta», ha spiegato don Benedenti, «di un’occasione per far incontrare i giovani dall’Italia con i loro connazionali emigrati e presenti a Rio. Musica, preghiera, testimonianze saranno alcuni dei temi della festa alla quale sono attesi migliaia di giovani. Il Maracanaziño può contenere, infatti, circa 15 mila persone. Con i giovani italiani ci saranno oltre 40 vescovi, tra i quali i cardinali Angelo Bagnasco e Giuseppe Betori, ed il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata».

Una Gmg per chi resta. L’organizzazione tecnica e logistica della Gmg non ha, tuttavia, distolto il Snpg dal curare anche e soprattutto la preparazione spirituale dell’evento. La visita che proprio in questi giorni il responsabile del Snpg, don Michele Falabretti, sta conducendo nelle varie regioni italiane ha proprio questo significato. «Dalla Sicilia alla Basilicata, passando per la Liguria, sto notando un particolare fervore verso la Giornata. Le diocesi si stanno preparando al meglio anche spiritualmente e per questo motivo stanno pensando anche a chi rimarrà a casa».

Se esiste, infatti, una Gmg brasiliana, ne esiste anche una per coloro che restano e che sono la stragrande maggioranza. «Si prevede», ha spiegato don Falabretti, «che almeno la metà delle regioni italiane organizzeranno degli eventi in concomitanza con la veglia del 27 e la messa finale del 28 luglio. Tv2000 dovrebbe rimandare le immagini di questi raduni regionali. Esiste un interesse tangibile verso la Gmg sempre più considerata all’interno di un cammino pastorale lungo. Abbiamo messo a disposizione sussidi e anche applicazioni per i-Phone e i-Pad utili a favorire la preparazione spirituale dei giovani».

Un quadro completo degli eventi regionali sarà possibile solo dopo il 25 maggio. Nel frattempo, chi volesse ancora iscriversi può farlo rivolgendosi al responsabile della Pastorale giovanile della propria diocesi.



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