La straordinaria coppia dei Billings

Il 16 febbraio scorso si è spenta a Melbourne Evelyn Billings, moglie di  John Billings che l’aveva preceduta il 7 aprile 2007: insieme avevano formato una coppia che, come ebbe a dire la beata Madre Teresa di Calcutta,  «ha consacrato la propria vita ad affermare che Dio ama il mondo e vuole che la famiglia sia il centro della vita, della gioia, della pace, dell’amore». Entrambi, infatti, hanno legato il proprio nome al metodo naturale per la pianificazione delle nascite, il “Metodo dell’Ovulazione”.

Chi scrive li conobbe nel febbraio 1976 a Los Angeles, dove si trovava come inviato di Famiglia Cristiana in occasione del secondo convegno internazionale sul Metodo da essi elaborato. Allora, sulla stampa laica si parlava di questo argomento con un certo scetticismo misto a ironia, soprattutto ad opera di giornalisti faciloni (o prezzolati?) che non si erano preoccupati di documentarsi sul valore scientifico delle ricerche a cui i Billings si dedicavano da decenni. E proprio Famiglia Cristiana di cui era capo redattore l’attuale direttore di questo settimanale, Beppe Del Colle, dedicò al convegno un lungo inserto (12 pagine) e ai Billings l’onore della copertina, che li ritraeva mentre attraversavano piazza San Pietro sorridendo e tenendosi per mano dopo essere stati ricevuti in udienza da Paolo VI.

Entrambi erano nati a Melbourne nel 1918: lei l’8 febbraio, lui il 5 marzo. John da una famiglia cattolica, lei da genitori anglicani. Si erano conosciuti all’università perché entrambi frequentavano la facoltà di medicina; avendo deciso di sposarsi, entrambi si posero il problema del matrimonio misto e dei riflessi che esso avrebbe potuto avere sui figli. Così Lyn (come Evelyn veniva familiarmente chiamata) si mise in contatto con un religioso gesuita del Newman College, e dopo circa quattro anni approdò al cattolicesimo. «Cristo», dichiarò a chi le chiedeva una spiegazione di questo suo passo, «dopo aver fondato la Chiesa cattolica ha detto che sarà con essa fino alla fine dei tempi. È l’unica istituzione che possiede la vera fede e la conserverà per sempre. Per questo noi ne facciamo parte».

Durante la seconda guerra mondiale John, dopo le nozze celebrate nel febbraio 1943, fu mandato al fronte in Papua-Nuova Guinea, poi fu richiamato in Australia ed entrambi cominciarono a svolgere la loro professione: John si era specializzato in neurologia, Lyn in pediatria. Dal matrimonio nacquero nove figli, ai quali si aggiunse poi una bimba da essi adottata.

La svolta decisiva per la coppia avvenne nel 1953, quando John fu invitato da un sacerdote, padre Maurice Catarinich, a occuparsi del problema della contraccezione e del controllo delle nascite presso il centro di consulenza matrimoniale attivato dal vescovo di Melbourne: molte donne, infatti, avvertivano il bisogno di distanziare le gravidanze per alleggerire il peso degli impegni familiari. John accettò di prestarsi a tale compito per tre mesi, poi vi si appassionò talmente che finì per svolgerlo fino alla morte.

La ricerca, alla quale si sarebbe associata più tardi Lyn rinunciando alla pediatria, partì da un esame approfondito del metodo Ogino Knaus, che funziona soltanto con le donne che hanno cicli regolari. John cominciò a studiarne a fondo i “fallimenti”, cioè le gravidanze verificatesi e riuscì a farsi un’idea di quali ne fossero i limiti, poi cercò il modo di migliorarlo. Il nocciolo del problema era individuare un sintomo sicuro che indicasse l’inizio dell’ovulazione nella donna.

Trovarono un collaboratore nel prof. James Brown, un biochimico esperto in endocrinologia, che in precedenza aveva svolto uno studio sugli ormoni ovarici nelle donne che assumevano la pillola contraccettiva. Ma a questo punto, a dare una svolta decisiva fu proprio Lyn Billings che riuscì a determinare la fase più importante del Metodo dell’Ovulazione, aiutando le donne a riconoscere e a utilizzare il sintomo del muco cervicale come segno certo di fertilità o di infertilità.

Arrivarono ben presto le conferme scientifiche di questa intuizione e anche gli oppositori si dovettero arrendere all’evidenza dei risultati e delle statistiche. Continuò invece l’opposizione della lobby contraccettiva e abortista mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità, pur non contraddicendo il lavoro scientifico dei Billings, ripeteva che la gente povera non era in grado di imparare e di applicare il metodo. Il che è assolutamente falso: e a dimostrarlo contribuì non poco la dottoressa Anna Cappella, religiosa delle Missionarie della Scuola (una congregazione fondata dalla Serva di Dio Luigia Tincani), che dopo aver conosciuto i Billings quando lavorava come missionaria in Pakistan, aveva cominciato a insegnarne il Metodo a tante donne. Richiamata poi a Roma, mise in piedi presso il Policlinico “Gemelli” il Centro Studi e Ricerche per la regolazione naturale della fertilità e cominciò un lavoro straordinario insegnando il Metodo ai missionari e alle missionarie che passavano da Roma e organizzando conferenze e convegni in varie parti del mondo.

In questo ebbe l’appoggio convinto del cardinale James Knox, australiano e grande amico dei Billings, che era Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e fu poi chiamato dal Papa a presiedere il Pontificio Consiglio per la Famiglia. Da allora, il Metodo dell’Ovulazione entrò nella strategia pastorale di tutto il mondo cattolico. E non solo di questo, perché ad un certo punto di mosse l’Indian Council of Medical Research, un’organizzazione prestigiosa sovvenzionata dal governo di Nuova Delhi e composta da ottimi scienziati, che chiamarono la dottoressa Catherine Bernard, una suora di grande talento, affinché li aiutasse a preparare gli insegnanti del Metodo.

In India Madre Teresa di Calcutta fu di grande aiuto ai Billings, rendendo obbligatorio per le sue suore l’insegnamento del Metodo a tutte le donne in età fertile dovunque andassero. Inoltre, essa riuscì anche a ottenere dal Governo di Indira Gandhi che fosse evitata la sterilizzazione (allora obbligatoria per legge) alle coppie che, pur avendo già due o più figli, avessero dimostrato di conoscere e di praticare il metodo.

Infine, si mosse anche la Cina. Nel 1986 John e Lyn furono invitati a partecipare a un programma di formazione organizzato dalla Commissione statale per la pianificazione delle nascite che prevedeva tappe a Pechino, Nanchino, Shanghai e Canton. In quella occasione, soprattutto Lyn poté parlare con parecchi gruppi di medici donne e da allora l’entusiasmo per il Metodo si consolidò. Nel 1995 a Nanchino veniva creata una struttura dal titolo solenne – “Emerito Centro per la Ricerca del Metodo Billings per la Regolazione naturale della fertilità” -  ufficialmente approvato dal governo, e da questo evento iniziò in tutta la Cina la diffusione del Metodo dell’Ovulazione, considerato una più che valida alternativa all’aborto.

 

Il citato convegno di Los Angeles, nel 1976, aveva segnato per chi scrive l’inizio di un’amicizia sincera e di una altrettanto sincera ammirazione verso due cristiani autentici, che combattevano la loro battaglia sfidando un’opinione pubblicai ostile sia per ignoranza, sia soprattutto per la guerra dei media laici, supportati dalle grandi multinazionali farmaceutiche produttrici di anticoncezionali.

 

Da allora rividi i Billings ogni volta che tornavano in Italia – dove nel frattempo in ogni capoluogo di regione erano stati costituiti i centri coordinatori per l’insegnamento del Metodo - e in occasione di due altri importanti convegni internazionali svoltisi a Città del Guatemala e a Melbourne: grazie anche a loro potei parlare ripetutamente con Madre Teresa, che a quei convegni non mancava mai.

Le ultime tre volte che ebbi modo di incontrarli coincisero con tre eventi speciali a Roma: nel novembre 1996, durante il VII Congresso internazionale “Alle sorgenti della Vita” dove John Billings tenne una relazione di straordinario spessore; poi nell’aprile 1998 quando, in occasione dei suoi 80 anni, gli venne offerta una monumentale torta con 80 candeline al Policlinico “Gemelli” da parte del Centro Studi e Ricerche per la regolazione naturale della fertilità; infine (e fu davvero l’ultima volta) quando Lyn presentò in Vaticano un memorabile rapporto sull’attività svolta in Cina per propagandarvi il metodo naturale.

La moglie di John parlò davanti ai membri della Pontificia Accademia per la Vita, della quale era stata uno dei membri fondatori: si tratta di un organismo istituito da Giovanni Paolo II nel 1994, composto da filosofi e scienziati illustri e da persone impegnate nei vari settori a difesa della vita o che svolgono attività sociali tra la gente.

Approfittai di quella circostanza per concretare l’idea di pubblicare un libro-intervista ai due protagonisti del Metodo dell’Ovulazione, che fu pubblicato nel 1998 a cura delle Edizioni San Paolo con il titolo significativo “Due vite per la vita”.

Da allora, i contatti avvennero solo via e-mail. Inizialmente con entrambi i Billings; poi, a partire dall’aprile 2007, con la sola Lyn. Ora anche lei ha raggiunto il marito e insieme godranno il premio delle loro fatiche. Resta il ricordo vivo di due persone meravigliose che, grazie alla competenza e alla loro professione, avrebbero potuto condurre una vita agiata e tranquilla, ma preferirono invece viaggiare per il mondo da autentici apostoli portando la loro testimonianza cristiana.

Angelo Montonati

  

 



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