Milano alla grande prova

È stata grande l’attesa a Milano per il VII Incontro mondiale delle famiglie. Una vera e propria prova generale per l’Expo che la città ospiterà nel 2015, un evento importante per il capoluogo lombardo sotto il profilo religioso, sociale, economico e culturale. Si sono previsti un milione di pellegrini da ogni parte del mondo. Bar, tavole calde, ristoranti, pensioni, bed & breakfast, alberghi e negozi di ogni genere e tipo si sono preparati ad accogliere quanti si stanno recando a Milano e lo faranno fino al 3 giugno. Il giro d’affari è stimato intorno ai 56 milioni di euro.

Dopo gli attentati delle ultime settimane, un particolare occhio di riguardo è stato dedicato innanzitutto alla sicurezza. «Milano non sarà blindata, ma si prepara ad accogliere il Papa come una città delle quattro A: ambrosiana, aperta, accogliente, attraente», ha sottolineato monsignor Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Family 2012, «la città vivrà le giornate del raduno mondiale senza “zona rossa”, senza misure straordinarie di sicurezza tali da stravolgerne l’organizzazione e la vita quotidiana». Dello stesso avviso anche il prefetto Gian Valerio Lombardi, che ha confermato: «Chiuderemo al traffico solo le strade dove passerà Benedetto XVI e solo nei momenti nei quali lo farà. Non temiamo attacchi terroristici, anche se ovviamente il livello di allerta sarà alto e molto ingenti le forze dell’ordine coinvolte».

Per chi in questi giorni ha deciso di venire a Milano è già partito un piano di comunicazione integrato tra gli enti e le aziende di trasporto milanesi. Per agevolare gli spostamenti con il treno nella regione, Trenord ha previsto sconti e facilitazioni. Con un biglietto speciale al costo di 5 euro valido per entrambe le giornate di sabato 2 e domenica 3 giugno sarà possibile circolare su tutta la rete regionale di Trenord (bambini e ragazzi sotto i 14 anni viaggiano gratuitamente). Tutte le famiglie inoltre potranno viaggiare acquistando 2 biglietti da 5 euro. Anche le comitive di almeno 10 persone potranno usufruire di uno speciale sconto del 30 per cento acquistando il biglietto on line. I biglietti speciali «Family 2012» sono in vendita nelle biglietterie ferroviarie Trenord, emettitrici automatiche di biglietti situate nelle stazioni Trenord e sul sito www.trenord.it. Nei giorni del 2 e 3 giugno l’azienda dei trasporti municipali, inoltre, potenzierà la propria offerta estendendo l’orario del servizio e intensificandone le frequenze. Le linee M1 e M3 rimarranno aperte, con i relativi parcheggi di corrispondenza, per tutta la notte tra il 2 e il 3 giugno, mentre la M2 avrà un’apertura anticipata alle ore 5 del 3 giugno. E sarà disponibile un biglietto speciale a tariffa agevolata.

Ma la mobilitazione è soprattutto nelle parrocchie. L’organizzazione è partita fin da gennaio, quando, in occasione della Festa della famiglia, sono arrivate le prime disponibilità per ospitare i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Genitori di bimbi piccoli, di adolescenti e single: in tanti sono pronti ad accogliere persone sconosciute, che non hanno mai visto e con abitudini e lingue diverse. Come racconta Pietro Covini, responsabile organizzativo locale della zona di Precotto, «il fatto che famiglie con tanti figli piccoli siano pronte ad aprire la loro casa a chi viene da lontano ci ha molto colpito: dovrebbero infatti essere quelli con minore possibilità di spazio e maggiori problemi organizzativi. È evidente invece che il desiderio di aprirsi e confrontarsi con gli altri è tanto forte da superare ogni difficoltà». Un’occasione importante, dal punto di vista culturale e sociale, oltre che da quello religioso. «Tra le persone che vivono da sole c’è per esempio una signora che conosce diverse lingue, tra cui il russo e lo Swaili e ha chiesto proprio di ospitare una persona che le parli», aggiunge Covini.

Per aiutare a partecipare anche chi non ha molte possibilità economiche sono state organizzate diverse iniziative. Tra queste FlyFamily, un progetto promosso dalla Fom (Fondazione oratori milanesi) che ha previsto un gemellaggio tra gli oratori e le famiglie che si trovano nelle terre di missioni per raccogliere fondi per chi vuole partecipare all’evento. «Gli oratori sono sempre stati sensibili all’impegno missionario, sostenendo ogni anno diverse microrealizzazioni», dice don Samuele Marelli, direttore della Fom, «l’educazione alla carità è uno degli aspetti fondamentali della proposta oratoriana, che non viene mai a mancare, grazie ad iniziative concrete di sensibilizzazione e raccolta. Quest’anno ci è sembrato opportuno indirizzare la generosità dei ragazzi e degli adolescenti, le cosiddette loro “rinunce”, per l’ospitalità delle famiglie che non hanno la possibilità di affrontare il viaggio verso Milano».

Sono oltre 10 mila, invece, i volontari che hanno dato la propria disponibilità. Soprattutto giovani. E durante la celebrazione del 27 maggio in Duomo hanno ricevuto la loro investitura ufficiale dall’arcivescovo Angelo Scola. «Come ha sottolineato il cardinale Scola», spiega Gabiele Alberti, responsabile dei volontari del Family, «non è tanto importante perché si fa il volontario, quanto per chi. Dietro l’essere volontario, dunque, non c’è solo una motivazione personale o tecnica, ma il desiderio di imitare Gesù, che si è messo al servizio dell’uomo».

Confrontarsi e scambiare idee con gente che vive a migliaia di chilometri di distanza, ma che condivide i medesimi ideali. Questi i principali desideri di chi ha scelto di fare il volontario. «Ho deciso di diventare volontaria per l’Incontro mondiale delle famiglie dopo aver partecipato alla Giornata mondiale della gioventù, che si è tenuta la scorsa estate a Madrid», racconta Maria Laura Chiareri, volontaria di Chieti. «Penso che mettersi a disposizione per organizzare eventi religiosi, che coinvolgono un così gran numero di persone, sia un’esperienza importante che aiuta a crescere nella fede». E tra loro c’è anche chi ha già una famiglia. «Sono qui perché credo nella famiglia, come primo educatore dei nostri figli. È il punto di forza e la medicina giusta per tanti nostri mali della società di oggi», dice Gabriel da Conceiçào, volontario.

Non manca nemmeno chi non è più giovane. Come Abramo Facchinetti, 66 anni, di Inzago, che ha dato per la manifestazione una disponibilità di tre mesi. Alle spalle ha già un passato di volontario al Giubileo del 2000, a Loreto, a Bari e ad Ancona. «Al Giubileo di dodici anni fa ho partecipato a due turni a luglio e a novembre e mi sono occupato, tra le altre cose, dei pasti per i poveri. A Loreto, invece, mi è stato dato l’incarico di seguire e di fare da cicerone al Vescovo di Baghdad», racconta. Appassionato ciclista, si sposterà in bici (se sarà possibile) da un luogo di servizio all’altro. «Queste esperienze sono sempre bellissime: si incontrano tante persone e si cresce sia culturalmente che spiritualmente. Mi ricordo, per esempio, che durante il Giubileo del volontario, ho attraversato la Porta Santa insieme a tanti giovani, di nazionalità diverse: in quel momento non mi sono sentito più soltanto una persona, ma parte del mondo intero».

In tutta la città, poi, sono stati organizzati oltre sessanta eventi tra mostre, concerti, iniziative dedicate ai bambini e incontri culturali: molti dei quali dureranno per tutto il mese di giugno. Per informazioni è possibile consultare il sito www.family2012.it oppure il sito del Comune www.comune.milano.it.

Cristina Conti



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