Divorzio in sei mesi il disastro continua

La prima «conquista», almeno così è stata definita in un certo ambito, è avvenuta quarant’anni fa, nel 1970, quando si è riusciti a far passare la legge sul divorzio, confermata poi con il referendum del 1974. E’ stata salutata come la legge che ci allineava con le nazioni progredite. Si usciva dal medioevo e si entrava nella modernità. Oggi il Parlamento ha perfezionato la legge: si può divorziare dopo soli sei mesi dalla separazione e non più dopo tre anni.

Renzi e Marchionne: lezioni a Trento

Quattro giorni, dal 30 maggio al 2 giugno, Trento capitale (con la minuscola) nazionale. Un Festival tutto intero sull’economia, giunto alla nona edizione, di alto richiamo, nomi e numeri introdotti dall’iniziativa della Provincia autonoma e di forze consociate. In città, Premi Nobel in prima persona, uomini di governo, grandi editori (tremila titoli nell’offerta libraria settoriale), giornalisti e notisti di settore, turisti del pensiero anche a “vedere” la città. Una cartolina da un territorio che sa guardare lontano, con tutti gli ornamenti di riguardo bene esibiti, un “pieno” saggiamente predisposto. Gagliardo, il Festival, anche nell’intestazione provocatoria.

Chiesa più aperta, non solo in Rete

Chiusi i battenti del X Festival biblico di Vicenza sabato 2 giugno, restano le idee, le provocazioni, le testimonianze espresse da ospiti illustri, da teologi e addetti ai lavori, che hanno dato vita al tema di quest’anno, «Le Scritture, Dio e l’uomo si raccontano». Conferenze, mostre, musica, teatro, ma anche meditazioni, hanno cercato di esplorare la complessità con cui la Bibbia svolge la sua narrazione, e quanto essa si formuli grazie alla relazione tra creatura e Creatore, diventi racconto per comprendere il messaggio divino nel mutare dei tempi e nelle povertà di oggi.

Camus rivolta e nostalgia

Uno schema semplificante riduce l'opera creativa di Albert Camus al facile paradigma esistenzialistico: l'esistenza umana nei suoi dati oggettivi, la rivolta contro l'umana condizione, il mito di Sisifo come immagine di tale inesausta volontà di opporsi a una condizione disumana. E, sul piano biografico, il rapporto non facile, di collaborazione ma anche conflittuale, con Jean-Paul Sartre.

L'Inferno di Severino

La «Divina Commedia» di Dante Alighieri, che si ispira alla filosofia di san Tommaso nel rappresentare la condizione umana e il fine ultimo della vita dell’uomo, ha attratto l’attenzione e la fantasia creatrice dei pittori e disegnatori: da Sandro Botticelli (1445-1510) e Gustave Dalì (1832-1883) con i loro disegni e grafiche in bianco e nero, da Salvador Dalì (1904-1989) a Aligi Sassu (1012-2000) con le loro coloratissime tavole.

I verdetti europei

Ci sono due modi per guardare alle elezioni di domenica scorsa: uno sguardo sull’Europa e i suoi ventotto Paesi dove si votava per il rinnovo del Parlamento comune (anche se solo in diciotto aderiscono alla moneta unica); e uno sull’Italia, dove si andava alle urne anche in più di quattromila Comuni e in due Regioni, Piemonte e Abruzzo.

Terrasanta due trionfi per il Papa

Due grandi risultati dal pellegrinaggio di tre giorni in Terra santa di papa Francesco: l’uno sul versante della pace, l’altro sul versante dell’ecumenismo, i cardini che hanno ispirato tutto il viaggio. Il primo risultato è l’incontro che i presidenti dei due Stati in perenne conflitto, il palestinese Abu Mazen e l’israeliano Shimon Peres andranno in Vaticano:  incontro di preghiera nella «Casa del Papa», casa di preghiera, certo, fuori da ogni vincolo, un terreno sicuro, libero e neutro, affidato allo sguardo di Dio, altro che Camp David. È una road map spirituale, che non ha riscontro con nessun’altra iniziativa. L’invito è stato lanciato da Francesco a Betlemme durante la recita del Regina Coeli a rendere ancora più esplicito che la pace interessa tutti, è un bene supremo che deve essere affidato alla preghiera, a Dio.

Nigel Farage, il terremoto britannico

I commenti dei media inglesi allo straordinario successo dell’Ukip (United Kingdom Independence Party, Partito per l’indipendenza del Regno Unito) nelle elezioni europee sono concordi e di carattere, diciamo così, tellurico. L’esito della consultazione è un «terremoto populista» per il «Financial Times», quotidiano della City; un «terremoto politico» per il radicale «Guardian» e un «terremoto» puro e semplice per la Bbc, la radiotelevisione statale (ma non governativa); e l’intero universo dell’informazione si adegua al loro referto, solo con qualche variazione circa l’intensità delle scosse, rilevate, con una immaginaria Scala Mercalli, da illustri politologi.

Dio e l'uomo in un tweet

Ha saputo crescere con la pazienza che sa vedere lontano e grazie alla solidità di un’idea accattivante: il Festival biblico, promosso dalla diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo, è ormai giunto alla decima edizione ed è riuscito a conquistare la fiducia di un pubblico eterogeneo, superando nel 2013 le 45 mila presenze.

I vescovi: prima lavoro e famiglia

Le istituzioni pongano il lavoro «come una priorità su cui concentrare l'impegno di tutti». È questo l’invito lanciato nel Messaggio dai vescovi italiani a conclusione dell’assemblea della Cei che, per la prima volta, è stata aperta dal Papa e proseguita con un serrato dibattito che per un’intera giornata, quella di mercoledì scorso, è stato assorbito dalle modifiche allo Statuto per sancire una diversa formula per l’elezione del Presidente.

Yehoshua chi era costui?

E’ da tutta una vita che lo insegue, lo cerca, lo pedina. E quando crede di averlo raggiunto, si accorge che ancora una volta gli è sfuggito. Ma non si è mai arreso. Si è sempre rimesso con tenacia, determinazione, passione a ricercarlo. Ferruccio Parazzoli, uno dei nostri scrittori più coinvolti nell’indagine su Dio, al quale ha dedicato tanti importanti e coinvolgenti libri. In quest’ultimo «Né potere, né gloria» (Ed. Rizzoli), ancora una volta Gesù è il protagonista, misterioso e inafferrabile.

L'Europa e il futuro

Le elezioni di domenica prossima 25 maggio (in Italia: altrove si comincia prima, già giovedì 22 in Olanda) per il rinnovo del Parlamento europeo non hanno un significato solo politico e istituzionalmente limitato alle funzioni dell’assemblea dei deputati dei ventotto Paesi dell’Unione europea. Dai risultati del voto dipenderà molto del futuro delle singole Nazioni e della loro complessiva comunità di popoli, dall’Atlantico ai confini con il rinascente impero russo.

Francesco alla Chiesa e all'Italia

Papa Francesco scuote e sprona i vescovi italiani aprendo i lavori della loro assemblea generale, la 66ª, ora destinata a diventare storica. Non solo perché è la prima volta che il “primo” dei vescovi (primate d’Italia) la apre, anziché intervenire alla fine, ma principalmente per quel che ha detto, per la svolta che ha indicato, per l’analisi dei mali che affliggono il popolo, i fedeli, la gente, gli uomini, le donne, le famiglie, per la crisi che è morale, culturale e spirituale, oltre che economica e sociale. E soprattutto per le terapie che il Pontefice ha indicato, a cominciare dall’unità nella Chiesa, ad evitare le divisioni che ne «deturpano il volto», a non creare partiti, gruppi, polemiche.

Populismo: le ragioni e gli effetti

Un fantasma si aggira per l’Europa. Ai tempi di Marx e Engels, e del Manifesto del partito comunista, lo spettro si chiamava comunismo. Oggi ha cambiato nome, si chiama populismo o, alternativamente, eurofobia. Alla vigilia dell’appuntamento con le urne per il rinnovo del Parlamento europeo, il 25 maggio, il principale motivo di inquietudine è questo: quale sarà l’ampiezza del terremoto euroscettico, o meglio euro-ostile, che rischia di sconvolgere l’Unione europea e i 28 Paesi che la compongono?

In tre Paesi per la pace

Viaggio «molto breve e molto intenso» questo pellegrinaggio di papa Francesco in Terra santa. Tre soli giorni, da sabato 24 a lunedì 26 maggio, comprensivi di partenza e rientro. Come il viaggio di Paolo VI nel 1964, con lo storico abbraccio tra il papa di Roma, Giovanni Battista Montini, oggi servo di Dio e fra pochi mesi beato, e Aristokles Spyrou Atenagora, il patriarca di Costantinopoli, la “seconda Roma”.

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