novembre 2013

Francesco e le folle

Carceri: problema caldo in Italia. Disoccupazione, crisi economica, migrazioni, instabilità affettiva e smarrimento delle famiglie: drammi italiani, europei, globali. Siria: nodo mondiale.

Tra spioni e spiati. Non solo in Usa

È bufera sugli Stati Uniti, con un nuovo e dirompente capitolo dello scandalo Datagate,che aggrava i termini della questione e getta nell’imbarazzo Washington. E stavolta la faccenda si inasprisce in maniera assolutamente inusuale, con toni che, sebbene gestiti con canali diplomatici e istituzionali, lasciano trasparire un forte attrito fra l’Amministrazione Usa e buona parte del resto del mondo, Germania e Francia in testa.

I cattolici e il dubbio elettorale

Marco Calgaro, Giampiero Leo e Giorgio Merlo, approdi politici diversi (rispettivamente Udc, Pdl e Pd), ma anche persone legate da comuni radici culturali che affondano nel cattolicesimo democratico. Un convegno dal titolo «Centro e moderati, dove vanno?», ha riunito a Torino i tre esponenti politici, nel tentativo di dare una risposta a questa domanda.

Alberto Musy, il calvario di un uomo giusto

Torino ha vissuto una giornata di lutto, dolore, sofferenza ma anche di speranza. Il funerale di Alberto Musy, morto dopo un anno e mezzo di calvario per lui e la sua famiglia, è stato anche un momento di raccoglimento e preghiera autentiche. Dopo 19 mesi di coma lo scorso 22 ottobre Musy si era spento senza mai avuto la possibilità di riprendere coscienza, dopo il vile e inumano agguato di via Barbaroux di quella maledetta mattina del 21 marzo 2012. Un tempo lungo nel quale tanti si sono ricordati di lui: hanno pregato, donne e uomini di fede e di cuore, hanno sperato nel risveglio di quel professore, serio, responsabile e gentile.

Vivere il dolore per raccontarlo

«La mia è una piccola storia umana, insignificante rispetto all’immensità della tragedia siriana, dell’odissea quotidiana di dolore e di disperazione che venti milioni di abitanti stanno vivendo. Ma quello che mi ha colpito, lasciandomi sgomento e profondamente addolorato, è l’assenza del bene e la totalità del male che ho incontrato.

Il nucleare britannico "regalato" alla Cina

Si stenta a crederlo, ma non è un tardivo pesce d’aprile: la Gran Bretagna ha deciso di affidare alla Cina, eventualmente con pieno diritto di proprietà, i prossimi sviluppi della propria industria nucleare per la produzione di energia elettrica.

Frassati, da ricco che era a santo dei poveri

Chi è Pier Giorgio Frassati? «Un giovane che ha saputo testimoniare Cristo con singolare efficacia in questo nostro secolo»: parola di Giovanni Paolo II, il 16 luglio 1989, davanti alla sua tomba a Pollone. Quel giorno il Papa spiega che «la fede impegna ogni credente all’osservanza lieta e generosa del comandamento della carità. Proprio la fede e la carità hanno contraddistinto la giovane figura di Pier Giorgio Frassati.

Balbo pensatore scomodo

«E’ necessario fare un gran viaggio dentro e fuori di sé, fare ogni mestiere e conoscere le vie faticose dell’uomo. Sapere la sete e la fame, la gioia e la noia del lavoro. Provare la violenza della parola, il sacrificio dello scrivere. Vivere le classi sociali, il risentimento e l’amore: le speranze e le morti. Sentire gli uomini, tutti gli uomini e l’Uomo. Conoscere gli occhi che parlano e le mani che lavorano e che parlano».

Con la Fiat a Lourdes

Non siamo più, ahimè, ai tempi delle grandi aziende, quando "mamma Fiat", oltre a dare lavoro a Torino e circondario, provvedeva a mandare in colonia i figli dei lavoratori, forniva assistenza sanitaria, formava il personale nella scuola-allievi. Tempi da rimpiangere o da deprecare? In ogni caso tempi scomparsi, quelli in cui anche i pellegrinaggi erano aziendali.

La fragilità e l'amore

«Sento forte il desiderio di svelare la mia fragilità, di mostrarla a tutti coloro che mi incontrano, che mi vedono, come fosse la mia principale identificazione di uomo, di uomo in questo mondo. Un tempo mi insegnavano a nascondere le debolezze, a non far emergere i difetti, che avrebbero impedito di far risaltare i miei pregi e di farmi stimare. Adesso voglio parlare della mia fragilità, non mascherarla, convinto che sia una forza che aiuta a vivere. La fragilità rifà l'uomo, mentre la potenza lo distrugge». Così esordisce Vittorino Andreoli nel suo saggio dal titolo emblematico, «L’uomo di vetro».



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