settembre 2013

Un Leone carico di calda umanità

«Non mi sarei mai aspettato questo successo, per me era già una vittoria poter essere in concorso a Venezia con un mio documentario. Non bisogna avere paura di questa parola, il documentario è cinema a tutti gli effetti, e credo che questo premio lo confermi una volta di più. In ogni caso, dedico questo riconoscimento a tutte quelle persone che mi hanno permesso di entrare nelle loro vite con generosità. Alcune di loro, probabilmente, non sanno nemmeno di essere protagoniste del mio film…».

Il "grido della pace"

Non armi, non eserciti, non missili, non droni telecomandati o bombe intelligenti, nessuno strumento di guerra, tradizionale o moderno, possiede la Chiesa (e il Vaticano) per fermare le minacce alla pace. Quali mezzi ha per esecrare il conflitto che dalla Siria potrebbe incendiare il mondo? La Chiesa ha solo mezzi spirituali. La preghiera e il digiuno. Sono le armi della Chiesa dei poveri. Della Chiesa primitiva, da Gregorio Magno, che fermò Attila con la Croce, a oggi e sempre. E al digiuno e alla veglia chiama papa Francesco. «Qui, a piazza San Pietro». Sabato 7, dalle ore 19 alle 24. Veglia e preghiera in quel tempio all’aperto che è Piazza San Pietro.

Una guerra non voluta da nessuno

Il grande dilemma dei nostri giorni riguardante la Siria è come dare risposta a un crimine che nessuna morale può rendere accettabile: se sia giusto fare contro il presidente-dittatore Assad come l’America di Bush fece in Iraq contro il dittatore Saddam Hussein, accusato di prepararsi a una guerra atomica, o come la Nato e l’Europa fecero in Kosovo, per difendere quel popolo dal nazionalismo fanatico della Serbia di Milosevic.

Via l'Imu salva il governo

 

Dopo l’autentico diluvio mediatico degli ultimi giorni, si corre seriamente il rischio di tediare il lettore ritornando ancora una volta sul decreto con cui il governo a fine agosto è intervenuto su fiscalità immobiliare, finanza locale, cassa integrazione guadagni e trattamenti pensionistici.

Le famiglie e un welfare tutto nuovo

 

Le famiglie italiane hanno bisogno di un welfare nuovo e affidabile, non variabile a seconda delle Regioni e dei Comuni: un welfare fatto di servizi, garanzie e opportunità. Chiedono anche il rifinanziamento del Fondo nazionale per l’infanzia (relegato oggi a sole 15 città maggiori) e del Fondo non autosufficienza, che non prevede alcuna risorsa almeno fino al 2014: solo se le donne vengono aiutate nel lavoro di educazione dei figli e di cura degli anziani possono scegliere in piena libertà se e come entrare nel mondo del lavoro, così come succede nel resto d’Europa.

Politici e cattolici fra passato e futuro

 

Il dibattito sull'irrilevanza politica dei cattolici che ha caratterizzato gli anni segnati dal declino dell'unità politica dei cattolici, è ripreso quando la crisi della Seconda repubblica si è fatta più evidente. Tuttavia sino ad oggi sono caduti nel vuoto, insieme agli appelli ad una “nuova unità”, anche le iniziative organizzate al fine di promuovere l'impegno politico di una nuova generazione di cattolici per riempire il vuoto lasciato dalla fine della Dc.

Aperta con Parolin la riforma curiale

 

Il Papa ha scelto il nuovo segretario di Stato vaticano: è l'arcivescovo Pietro Parolin, italiano nato a Schiavon in provincia di Vicenza 58 anni fa. Lo ha richiamato dal Venezuela, dove svolgeva la missione di nunzio apostolico, l’ultimo dei suoi incarichi diplomatici in giro per il mondo al servizio della Chiesa.

Otto secoli per un Santo

 

Ci sono molte chiese in Italia che conservano le spoglie dei santi per la venerazione dei fedeli, la più celebre è quella di Assisi per san Francesco, con i celebri cicli di affreschi medioevali, ma quella di San Domenico a Bologna in un certo qual senso la sopravanza, in quanto nel corso dei secoli, anche a causa di guerre di devastazioni, si è modificata nella sua struttura architettonica e si è arricchita di nuove opere d’arte, dal Rinascimento all’Età contemporanea.

Venezia, il peso del passato

 

Inaugurata dalle splendide immagini di «Gravity» di Alfonso Cuaròn, con George Clooney e Sandra Bullock a vagare nello spazio nel disperato tentativo di sopravvivere e trovare una soluzione per tornare sulla Terra, la 70ª Mostra del cinema di Venezia, al momento in cui questo giornale va in stampa, ha proposto a critica e pubblico poco più della metà del suo cartellone. Variopinta e articolata, la selezione operata dal direttore della rassegna lagunare, Alberto Barbera, ha offerto parecchi spunti interessanti, con qualche passaggio a vuoto ma con una sostanziale tenuta qualitativa. Quel che segue è una valutazione dei titoli più significativi transitati, per ora, sugli schermi del Lido.



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