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marzo 2013Teniamoci più stretta la speranza
Il colpevole non è l'euroAd ogni salvataggio di un Paese dell’Eurozona si è costretti ad ascoltare lo stesso mantra: sarebbe bastato intervenire preventivamente con fondi europei (ossia in larga maggioranza tedeschi), le condizioni imposte da Bruxelles e Francoforte sono troppo severe e ricalcano i diktat di Berlino, i privati risparmiatori non dovrebbero essere coinvolti nel salvataggio di banche e governi, l’euro a queste condizioni è una gabbia insopportabile, e così via.
Torino-Lione, tutti divisi su tuttoIl gioco dell’oca è la metafora che meglio si adatta alla Torino-Lione. L’avvio dei lavori era ormai a poche caselle dalla vittoria. Ma l’ultimo tiro di dadi (leggi elezioni politiche del 24-25 febbraio) ha fatto tornare la pedina in zona “partenza”. Nessuno ha vinto, con il risultato (ben noto) di tre minoranze (centro-sinistra, centro-destra e Cinque stelle) in disaccordo su tutto. Tav compresa.
Il welfare si salva con la famigliaCrisi e welfare. La visione Ucid Con riferimento a quanto abbiamo analizzato nel numero precedente de «il nostro tempo», nel discutere il rapporto fra crisi e welfare va sottolineato che lo scenario del nostro Paese denuncia un quadro dicotomico preoccupante: da una parte, flessione produttiva, abbattimento del reddito e della capacità di investimento e spesa e rischio nel potere d’acquisto; dall’altra, welfare pensionistico diluitosi o traslato nel tempo contro un gettito contributivo incerto per la flessione occupazionale
Giudici spietati, ora tocca a SarkozyBufera nella classe politica francese, sconvolta da una raffica di scandali e di azioni giudiziarie che coinvolgono personaggi di primo piano, di destra o di sinistra.
Pietro Mennea leggenda e realtàTutti gli studiosi di Pietro Mennea, il grande velocista scomparso la scorsa settimana all’età di 61 anni, sono concordi nel sostenere che la «Freccia del Sud», nome con il quale entrò nella leggenda dell’atletica leggera, era un innamorato del tormento, un uomo che se non soffriva e non si macerava e non inseguiva traguardi che egli si imponeva di raggiungere a tutti i costi, e non si grattugiava con ansie ed angosce l’anima, non era contento, non andava a letto tranquillo.
I tempi e la SindoneLa Sindone è fatta per essere venerata. Da quando si parla di Sindone, si pensa sempre a una realtà che riguarda la vita di fede della gente. A qualcuno può avere procurato dispetto questo fatto, ma nessuno ha pensato mai di negarlo. Col passare del tempo, accanto all'interesse della venerazione ne sono sorti altri, suscitati dalle domande che sorgono spontanee. E così alla venerazione s'è affiancata la curiosità più vasta, alla devozione la ricerca scientifica.
Scrittura come giocoPer ricordare i trent’anni dalla morte di Georges Perec (1936-1982), nato da una famiglia di ebrei polacchi uccisi durante la guerra, l’anno scorso le Editions du Seuil hanno pubblicato il suo primo romanzo,«Le Condottière», rifiutato da Gallimard nel 1960. Per gli appassionati dello scrittore francese, funambolo creatore di giochi combinatori e linguistici, è ora possibile leggerlo anche in italiano, ottimamente tradotto da Ernesto Ferrero.
Così Adriano Olivetti pensava l'imprenditore«Un imprenditore quando si introducono nuovi metodi produttivi deve fare qualsiasi cosa tranne licenziare, perchè la disoccupazione è il male più terribile che affligge la classe operaia». Questo raccomandò Camillo Olivetti al figlio Adriano nel lasciargli le redini dell'azienda.
La bimba "depurata" dall'Aids maternoSono ancora così grandi i numeri delle persone infettate dal virus dell’Hiv (Human immunodeficiency virus) e affette da Aids che ogni notizia di guarigione suscita un’attenzione notevole da parte dei mass media. L’ultima, in ordine di tempo, è la “guarigione” di una bimba nata da madre sieropositiva.
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