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febbraio 2013Al voto, con giudizio
Corruzione: una piaga pericolosaTrattare in questo momento la problematica, che sarebbe comunque molto delicata, delle ricadute sull’economia italiana delle numerose inchieste in corso su alcune primarie imprese nazionali, non può che essere estremamente rischioso.
Benedetto e il "suo" Concilio
Un gesto che interroga sull'avvenire del PapatoLa rinuncia al pontificato di Benedetto XVI apre questioni sicuramente inedite nella storia del cristianesimo e, allo stesso tempo, sollecita una riflessione serrata sulla situazione attuale della Chiesa cattolica.
Obama bis. Intenzioni coraggiose
Meno cronache, più riflessioniRete di informazione libera, ma non più completamente gratuita. Il volto del web sta cambiando rapidamente. Tecnologie sempre più avanzate, a basso costo e alla portata di tutti rendono Internet luogo privilegiato per il marketing e la pubblicità.
De Gasperi, profeta esiliatoRileggere il passato può aiutarci a preparare il futuro, la democrazia non è semplicemente una metodologia della vita sociale di un popolo civile, ma è una filosofia che pone alla base della società la persona, non l’individuo o non lo Stato. L’avevano compreso bene Maritain e Mounier, alla cui scuola è cresciuto Alcide De Gasperi (1881-1954).
Cercati da Dio: chi e perchèLa vita è ricerca di senso. E l’uomo in ricerca va incontro a Dio. Ma dar senso al proprio vivere significa anche prender coscienza che cerchiamo perché «siamo cercati». «Ricordiamo che Benedetto XVI» ha detto mons. Luciano Pacomio, responsabile della Pastorale per la cultura e le comunicazioni dei vescovi del Piemonte, «ha usato 27 termini diversi per indicare la fede, perché credere in Dio non dipende solo da noi. La fede è un dono, un incontro, una rigenerazione, un crescendo di gioia che si oppone al dio della tristezza del non senso. La fede è grazia».
Fenoglio scrittore gentiluomo«Fu il più solitario di tutti che riuscì a fare il romanzo che tutti avevamo sognato, quando nessuno più se l’aspettava». Così scriveva Italo Calvino nella prefazione a «Il sentiero dei nidi di ragno» nel 1964, riferendosi a «Una questione privata» di Beppe Fenoglio, uscita postuma l’anno prima, e avviando la consacrazione dello scrittore albese tra i classici del Novecento.
L'imperatore Costantino e il tempo della tolleranza«Noi dunque Costantino Augusto e Licinio Augusto abbiamo ritenuto di accordare ai cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinchè la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità». Con queste parole l’Editto di Costantino, detto anche «Editto di Milano», nel 313 d.C. inaugura la storia di tolleranza verso i cristiani e la creazione di un’identità: quella della modernità occidentale che riconosce nel chrismon ( un simbolo grafico che univa le due lettere iniziali greche del nome di Cristo) il segno della Verità. Milano ricorda i 1700 anni dell’emanazione dell’Editto con la grande mostra «Costantino 313 d.C.» aperta fino al 17 marzo a Palazzo Reale.
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